sabato 20 marzo 2021

Ipopressiva Posturale

 


Spesso mi capita di spiegare che l' Ipopressiva non è solo un trattamento che migliora  la diastasi e il perineo ma in realtà è un insieme grande di processi che conducono ad un miglioramento posturale dell' intero corpo. Si lavora intensamente con il sistema nervoso, muscolare, articolare, e circolatorio andando a migliorare anche quelle fibre muscolari che non si rinforzano con il semplice movimento volontario. 

È una ginnastica nuova, innovativa e potente. 

Oltre a rinforzare il corpo pone le basi per prevenire molti fastidiosi problemi come le ernie e i prolassi.

Il corpo ad oggi è sempre meno considerato come singole parti da trattare. Il corpo è Uno, formato da tante parti che ne determinano la salute; è lavorando con l' intero che si ottiene benessere e salute.

Non è solo per le donne. 

Anche gli uomini apprezzano molto questa metodica, soprattutto gli sportivi!

Buona giornata da Fisyoga 

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lunedì 24 settembre 2018

La potenza dell' Ipopressiva

Esiste una relazione fondamentale tra il perineo, la postura e gli addominali. Il dott. Marcel Craufriez ha ideato un nuovo metodo che agisce su più fronti in grado di migliorare, riequilibrare riattivare  la fascia addominale, il pavimento pelvico e la colonna vertebrale.
L' obiettivo originale era creare una ginnastica che fosse rispettosa per il perineo ma al contempo riuscisse a rinforzare la fascia addominale senza creare un aumento di pressione viscerale. Studi recenti hanno dimostrato quanto sia correlata la postura con il perineo e la fascia addominale tanto che questa disciplina è divenuta una vera e proprio riprogrammazione posturale.

Ricordate i classici esercizi addominali che comprimono i visceri quando si avvicinano le spalle al bacino o si solleviamo le gambe sollecitando i retti dell' addome? Ebbene l' addome viene spinto in avanti con tutto ciò che contiene. In realtà in questa maniera non stiamo facendo un buon lavoro, la pancia non diminuirà di grandezza e si interagisce malamente con il perineo favorendo la possibile insorgenza di problemi, dal prolasso alle ernie inguinali ( discali, addominali...) 
Usando l' ipopressiva la muscolatura dell' addome lavora intensamente per via riflessa diminuendo la sua pressione addominale e si prevengono tutte le problematiche sopra citate  facendo un buon rinforzo degli addominali.


Chi può fare questo tipo di ginnastica?

  • Chi ha incontinenza ( urinaria o di gas)
  • Per i prolassi ( utero, vescica, retto).
  • Per i dolori addominali, per la stitichezza.
  • In pre-menopausa e menopausa.
  • Nel post parto.
  • Per chi deve rinforzare gli addominali.
  • Per chi ha la diastasi addominale.
  • Per chi pratica sport in maniera importante ( per le sollecitazioni al perineo)
  • Per le atlete professioniste
  • Per chi ha avuto una chirurgia addominale o ginecologica.

Articolo completo di Letizia Greco responsabile di Ipopressiva Italia

mercoledì 19 settembre 2018

Gli orari dello studio Fisyoga

Bentrovati amici, finalmente abbiamo la nuova griglia con gli orari aggiornati per l' anno di lavoro 2018-2019!
I posti sono limitati per cui affrettatevi ad accaparrarvi un posticino!

                   
Lunedi
8:30-10:00
Yoga
Martedi

Mercoledì

Giovedi 8:30-10:00
Yoga
Venerdì



10:15-11:45
Yoga




10:15-11:45
Yoga




13:15-14:15
Yoga Flash
12:45-13:45
Posturale


12:45-13:45
Posturale






14:00-15:00
Posturale
13:15-14:15
Yoga Flash
14:00-15:00
Posturale








14:30-15:00
Yoga Special






15:15-16:45
Yoga






15:15-16:45
Yoga
16:30-17:30
Qi gong



17:00-18:30
Yoga






17:00-18:30
Yoga






18:45-20:15
Yoga (A)


18:30-19:30
HIPOPRESSIVA


18:45-20:15
Yoga (A)
















LAURA yoga e Hipopressiva
338-5429810










AKIRA posturale e Hipopressiva
347-7750032












Fisyoga
Via Sandro Pertini 22 primo piano interno 20 Calcinaia Pisa
Google street View: indirizzo

martedì 7 agosto 2018

L' ilieopsoas nel ciclismo

L'ileopsoas è un muscolo che unisce le vertebre lombari alla parte alta del femore e mentre corre in profondità sta in stretta vicinanza con i visceri compreso il rene. Questo muscolo è spesso sollecitato malamente nel ciclista che con il tempo può accusare lombalgia e pubalgia.
La postura in bici annulla completamente la naturale lordosi della parte lombare.
Questo quando la postura del ciclista  è perfetta, immaginiamo quando non lo è. La sella troppo bassa incide malamente sul bacino, accorcia lo psoas lo infiamma e inverte la ulteriormente la lordosi.
La prima manifestazione di uno psoas contratto è il dolore in fossa iliaca che peggiora nel cambio delle posizioni ( seduti in piedi) e incide sulle prestazioni sportive.

Un lavoro mirato in postura è fondamentale per il recupero dell' estensibilità e per  ridurre il dolore. Quando si parla di globalità in osteopatia e in postura vuol dire che il trattamento non è solamente mirato al problema ma a tutta la persone per cui all' interno di un trattamento allo psoas il lavoro include un bel lavoro sul piriforme sul tensore della fascia lata, sul bacino e il sacro e sulle vertebre. Infine si valuta anche un trattamento viscerale. Logicamente si rende necessario un periodo di guarigione e un ritorno all' attività graduale dopo il trattamento gli esercizi di stretching ed eventualmente la terapia fisica strumentale. È sempre meglio rispettare il corpo per non peggiorare la situazione!
Per info fisyoga2.0@gmail.com

lunedì 6 agosto 2018

Il diaframma e le problematiche legate al suo blocco


Come incide il diaframma sul collo? Può una cattiva respirazione aumentare le problematiche di stomaco e intestino?
Sicuramente il diaframma è un muscolo complesso. Si può considerare il tetto a cupola del nostro addome, questo tetto separa la cavità addominale da quella toracica lasciando un po' di spazio per far passare l' aorta la vena cava e l' esofago dopo di che entra in connessione con tante parti del nostro corpo: milza e stomaco a sinistra fegato a destra, le vertebre lombari dietro ed è in stretta vicinanza con il muscolo Psoas e il quadrato dei lombi.
In condizioni normali l'inspirazione dovrebbe essere eseguita dal Diaframma ma lo stress e la vita moderna incidono moltissimo su questa funzione così finiamo per respirare con la parte  superiore delle coste mantenendo per tutta la giornata un blocco inspiratorio, il diaframma resta in bloccato e i muscoli  accessori sono costretti a lavorare.
Lo sternocleidomastoideo, gli scaleni, i pettorali, il gran dentato, il gran dorsale, l'elevatore della scapola e il trapezio ne subiscono le conseguenze.  Questo determina problemi al collo come cervicalgie e dolori diffusi anche alla testa.
Cosa succede quando il diaframma è retratto?
Problemi respiratori e cervicalgie
Problemi allo stomaco e intestino
Problemi di fonazione
Problematiche ginecologiche ( il diaframma è connesso al perineo)
Mal di schiena lombare
Iperlordosi
Dolore alla parte superiore delle cosce
Stasi venosa
Dolore dorsale
Per  questo Fisyoga lavora molto su questo vitale muscolo respiratorio, le nostre tecniche dallo yoga Iyengar alla rieducazione posturale passando dall' hipopressiva insistono molto sul liberarlo al fine di ritrovare un atto che non deve essere imparato... Perché bene o male respiriamo tutti, ma deve essere rieducato.
Inoltre insegniamo a sentire il muscolo per auto rilassarlo prima dei trattamenti, soprattutto con l' hipopressiva.
Prova a fare questo test: metti una mano sul torace e una sull' addome e respira. Quale mano si muove? 
La toracica o quella addominale?
Per info siamo a disposizione.
Akira Di Paola e Laura Santoro
Fisfisyoga2.0@gmail.


giovedì 24 agosto 2017

Sindrome di Alcock, quando il nervo pudendo diventa un nemico

C'è un dolore pelvico che spesso non è ben diagnosticato in quanto appartiene ad una condizione poco conosciuta ma invalidante. Sto parlando della nevralgia del nervo pudendo anche chiamata sindrome di Alcock. Il nervo periferico incriminato innerva lo  sfintere anale e i genitali ed origina dalle banche ventrali del secondo, terzo, quarto nervo sacrale. Decorre sotto il piriforme, esce dalla cavità pelvica dal grande forame ischiatico e passa davanti alla spina ischiatica, si immette nella fossa ischiorettale attraverso il piccolo forame aderendo al muscolo otturatore interno.
Il muscolo, attraverso dei foglietti accoglie il nervo e i vasi pudendi. Infine a livello della tuberosita' ischiatica si biforca in nervo perineale e nervo dorsale del pene/clitoride.
  Spesso si altera per un trauma come una caduta, il parto per la donna o un intervento di prostatectomia per l'uomo oppure semplicemente nei ciclisti ad alti livelli.
Questa sindrome determina una sintomatologia che spesso viene scambiata per vaginite, prostatite, endometriosi, cistite, il dolore pungente e bruciante si può accompagnare ad incontinenza e/ o urgenza di minzione. Spesso la diagnosi è tardiva causando la cronicizzazione del dolore, inoltre chi soffre di questa nevralgia è costretto a rivolgersi a molti specialisti per trovare la soluzione al dolore.
Esiste un'associazione Italiana che si occupa di questo problema ( Ass. Italiana Neuropatia del pudendo) il suo ruolo è soprattutto divulgativo per fare chiarezza e luce sul dolore invalidante del nervo pudendo visto che ad oggi non c'è una cura specifica e spesso la persona si vede diagnosticato un problema di carattere psicologico quando invece l'origine è del nervo periferico.
L'associazione ha studiato online un campione di persone attraverso un semplice questionario ed ha evidenziato come solo il 18,9 percento delle persone ha avuto una diagnosi in tempi brevi. Il 70,4 percento delle persone ha difficoltà a mantenere la postura seduta, mentre un'altra parte delle stesse è costretta a stare tutto il giorno supine.
Gli analgesici non sono sufficienti ad attenuare il dolore, la fisioterapia pelvica è un buon supporto come l'osteopatia che lavora a 360 gradi con la persona. Nel sondaggio è inoltre emerso che la maggior parte delle persone con sindrome di Alcock ha dovuto cambiare il proprio sole di vita ( Lavoro, sport).
Per diagnosticare questa sindrome è importante la visita clinica dopo aver fatto esami strumentali, come la risonanza, ed aver escluso possibili compressioni del nervo ( cisti o tumore).
Ad oggi la questione è sempre aperta ed il ruolo di noi fisioterapisti consiste nel divulgare il più possibile questa sindrome affinché sia riconosciuta nel più breve tempo possibile.

martedì 1 agosto 2017

Respirazione a narici alternate e benessere del corpo

Tutti conosciamo il Prana come forza vitale e chi pratica Reiki, Shiatsu, Aikido o Tai chi lo conosce bene sapendo di lavorare con questa energia.
Il Prana scorre nel nostro corpo attraverso dei piccoli canali chiamati nadi ( in Cina sono i meridiani).
Sono 72.000, già avete letto bene, un insieme di strade a scorrimento fluido che ogni tanto si intersecano e quando questo avviene formano un raccordo energetico che è chiamato Chakra.
Se non si ferma il traffico e tutto scorre bene non ci sono alcuni problemi se invece questo accade ecco che si crea un blocco energetico.
I tre nadi che possono essere riequilibrati con la meditazione sui chakra e la respirazione sono:
- Ida: scorre a sinistra della colonna vertebrale
- Pingala: scorre a destra della colonna vertebrale
- Sushumna: scorre nell' asse cerebro-spinale

Adesso provate a fare questo esperimento. Mettete una mano sotto la narice destra e ascoltate, poi sotto la narice sinistra e ditemi...quale parte ha una respirazione più forte?
Se ripetete questo esperimento durante la giornata vi accorgerete che cambia frequentemente. Se è così va tutto bene, è il semplice alternarsi delle due nadi di destra e sinistra e degli emisferi celebrali opposti corrispondenti.
Durante la meditazione la respirazione fluisce uniformemente perché il respiro viene convogliato al centro nel canale Sushumna. Anche i due emisferi cerebrali si riequilibrano. Un modo molto conosciuto perché questo avvenga è attraverso la respirazione alternata dello yoga.

Pratica:

Sedetevi comodi, a gambe incrociate, con una gamba davanti all' altra e la schiena dritta. Oppure appoggiati al muro per avere la schiena supportata per non affaticarvi.
Portate la mano destra con il palmo rivolto verso il volto e l' indice e il medio a contatto con l' inizio del naso in zona fronte. Il pollice rarà vicino alla narice destra, mentre il mignolo sarà sulla narice sinistra. Fate tutto con estrema delicatezza senza forzare mai le narici o il respiro. Ascoltatevi.
Se il braccio destro si stanca potete sorreggerlo con la mano sinistra. Alla fine del ciclo noterete che le narici saranno più libere e il vostro respiro lento e regolare.









Procedimento:
1) Inspirare dalla narice sinistra.
2) Espirare dalla narice destra.
3) Inspirare dalla narice destra.
4) Espirare dalla narice sinistra.
Proseguiti per tre cicli e chiudete il tutto espirando con la narice sinistra.
Praticare questa respirazione due volte al giorno la mattina e la sera permette di migliorare la respirazione polmonare, libera il naso, rilassa il corpo perché è una respirazione connessa con il sistema neurovegetativo, migliora l' ansia, previene lo stress, riduce il panico. Tutto questo unito ad una buona attività fisica come lo yoga o la posturale e una buona alimentazione permette di mantenersi in buona salute con poco in termini di tempo e in termini economici.
Buon respiro a tutti da Fisyoga



Fonte:

Meditazione sui Chakra
Per ritrovare l’Energia, la Creatività, la Concentrazione
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Ipopressiva Posturale

  Spesso mi capita di spiegare che l' Ipopressiva non è solo un trattamento che migliora  la diastasi e il perineo ma in realtà è un ins...